La memoria del sapere artigiano è, in questa cornice, un elemento chiave della progettualità contemporanea.
Curata da Roberta Morittu e Giuliana Altea e ospitata alla Triennale di Milano dal 4 al 9 Aprile 2017, la mostra Past Future, percorsi del craft design in Sardegna racconta cento anni di artigianato attraverso oggetti, immagini, atmosfere visive a sonore.

Tappeti, tessiture a tessuti compongono una “parete tessile” che evidenzia il ruolo chiave della tessitura nell’artigianato Sardo; l’accostamento tra oggetti di epoche diverse rappresenta il dialogo tra passato e presente, mentre grandi istallazioni tessili e multimediali evocano, tramite un mosaico di immagini e di micro-storie le sfaccettate qualità della cultura e dell’ambiente di Sardegna.

Già famoso ai primi del secolo per la sua eleganza austera, l’artigianato sardo si rinnova negli anni Cinquanta con la nascita dell’I.S.O.L.A. (Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano), agenzia regionale che mette in atto il redesign dei manufatti, la formazione degli artigiani, la produzione e la commercializzazione, secondo un modello all’avanguardia per i tempi. Le Biennali I.S.O.L.A. furono, fino agli anni Sessanta, eventi che attiravano visitatori e committenti da tutto il mondo.

Questa lezione è alla base di progetti più recenti come la mostra DOMO (premiata con il Compasso d’oro nel 2011) che, coinvolgendo più di trenta designer e sessanta laboratori, ha indicato nuovi possibili scenari del craft design. Nello spirito dell’I.S.O.L.A. i migliori artigiani contemporanei interpretano in forme nuove lo spirito di una cultura antica.

Oggi che il discorso sull’artigianato ha riguadagnato un posto centrale nella pratica del design e nel dibattito culturale, chiamando in causa questioni come l’autenticità, l’attivismo e la sostenibilità, il “modello Sardegna” può diventare il punto di partenza per ripensare questi temi, offrendo soluzioni a problemi ed esigenze del nostro tempo.

Past Future, Craft Design in Sardegna
Triennale di Milano, 4-9 aprile 2017
A cura di Roberta Morittu e Giuliana Altea, con l’assistenza di Antonella Camarda
Exhibition design: Alessandro Floris
Graphic design: Stefano Asili

Multimedia:
Chiara Ligi, Milano
laboratorio AnimazioneDesign, Alghero