Spacesuit. Fashioning Apollo. 
Un libro di Nicholas de Monchaux
 

Spacesuit. Fashioning Apollo. Un libro di Nicholas de Monchaux

maggio 2017
 

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neo~local design

 

Due approcci diversi alla soluzione di un problema, in un bellissimo volume sulla genesi delle tute spaziali del progetto Apollo. Un esempio di come il saper fare, la sensibilità e la passione siano alla base di ogni design umano di successo.

 
 

Hazel Fellows, Delema Domegys, Jane Butchin, sono i nomi di alcune delle cucitrici specializzate il cui fondamentale contributo al colossale sforzo, noto come progetto Apollo, per portare un uomo (americano) sulla luna, sarebbe probabilmente rimasto ignoto senza il bellissimo libro di Nicholas de Monchaux sulla genesi delle tute spaziali.

Parte di uno sforzo tecnico organizzativo e manageriale di dimensioni e costi fino allora inedito, lo sviluppo, progettazione e realizzazione delle particolarissime tute spaziali indossate dagli astronauti all’interno delle astronavi, come sulla superficie lunare è un’affascinante storia a sé.

Il libro di de Monchaux descrive il percorso dalla soluzione originale per una tuta rigida, ingegnerizzata per proteggere il corpo umano da un ambiente ultra-ostile come quello dello spazio, a un involucro morbido, di tradizione sartoriale, uno straordinario sandwich di 21 leggeri strati differenti – tra cui super-materiali quali Mylar, Dacron and Kapton – cuciti da esperte artigiane abituate a lavorare su reggiseni e sottovesti, per offrire agli astronauti confort oltre che protezione.



Ma la storia della tuta A7L è anche quella di un confronto – spesso un conflitto – tra la cultura ingegneristica della NASA e quella del naturale saper-fare di squadre di cucitrici che, dopo aver appreso i segreti del loro mestiere alla Playtex, si ritrovarono a cucire e assemblare alcuni dei più sofisticati artefatti del loro tempo.
Nella realizzazione delle versione finale della tuta, più che un gioco di parole, le due impostazioni hard e soft finiscono per incorporare due versioni opposte nei confronti del problem-solving: quella dell’infrastruttura industrial-militare  dietro al paradigma ingegneristico della NASA, e quello di abilissime sarte impegnate in un compito di accuratezza fuori dal normale.
Come per Roberta Pinkelton che, incaricata di assemblare i 17 strati concentrici dell’Outer Micrometeoroid Garment cucì “centinaia di yarde di punti senza l’uso di alcuno strumento che non fosse la guida della sue dita esperte”.


Meravigliosamente messo assieme, proprio come gli artefatti che descrive, Fashioning Apollo ci offrire anche qualche utile spunto, dato che la corsa alla Luna degli anni ’60 del secolo scorso, che risultò nel caso delle tute dell’Apollo come la “vittoria di un’elegante morbidezza verso una ingegneristica rigidità, della capacità di adattamento verso la cybernetica” può aiutarci a non dimenticare come, nei nostri tempi ad alta tecnologia, il saper fare, la sensibilità e la passione sono alla base di ogni design umano di successo.

Nicholas de Monchaux
Spacesuit. Fashioning Apollo
2011 The MIT Press, Cambridge Massachussets

 

 

Nicolò Ceccarelli

Professore Associato, Architettura Ad Alghero

 

Professore Associato in Design presso il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero-Sassari. Nel corso degli anni ha orientato il suo lavoro di ricerca verso le interazioni tra design e tecnologia digitale, lavorando su diversi fronti tra cui la modellazione e la visualizzazione 3D, l’esplorazione di nuovi linguaggi per rendere le informazioni accessibili attraverso il visual design. Più recentemente, nel suo laboratorio di ricerca ‘animazionedesign’, ha iniziato a lavorare sull’idea di un design attento alla dimensione locale, lavorando all'estero, in Marocco e in Palestina, e attorno a temi della Sardegna, con i progetti per Expo2015, la divulgazione scientifica del Museo storico della sua Università e la mostra PastFuture alla Triennale di Milano.

Dopo aver organizzato e guidato la seconda edizione della Conferenza internazionale di Design
'2CO_COmmunicating Complexity’ (Tenerife, isole Canarie, Spagna, Novembre 2017), Nicolò sta immergendosi in un nuovo progetto di ricerca, finanziato dalla Regione Sardegna, sulla visualizzazione degli 'Statuti Sassaresi' un codice manoscritto dell'inizio del 14 secolo.

 
Ceccarelli