The World of Charles and Ray Eames. Una mostra al Barbican di Londra
 

The World of Charles and Ray Eames. Una mostra al Barbican di Londra

dicembre 2015
 

squares

neo~local design

 

Una bella mostra su Charles e Ray Eames ripercorre le tappe e i progetti di una delle più importanti e versatili coppie del design del ventesimo secolo.

 
 

Uno schizzo, tracciato da Charles Eames, mostra un diagramma  della rete di relazioni sociali e professionali dello Eames Office, il celebre studio di progettazione su cui il Barbican Centre di Londra ha ospitato, fino allo scorso 14 febbraio, un’interessante retrospettiva (che si sposterà successivamente in Svezia e Portogallo). Il diagramma raccoglie una straordinaria costellazione di clienti e committenti. 
Ci sono gli amici-colleghi Eero Saarinen, George Nelson, Alison e Peter Smithson, e alcune tra le più influenti corporations del tempo: Pan Am, IBM, Westinghouse, CBS, RAND.
Tra gli altri, varie agenzie del governo Americano, e Herman Miller, l’industriale modernista con cui la coppia collaborò per decenni, producendo alcuni dei più fortunati ed iconici pezzi di arredamento del ventesimo secolo.

Al centro di questo piccolo universo c’è l’Office stesso.
La mappa, oltre a testimoniare una vicenda professionale di raro successo è anche una metafora di un’era dell’oro, quella dell’euforia della società americana uscita vittoriosa dalla guerra e in cerca di una nuova identità. Una stagione piena di risorse, che ha reso possibili straordinarie realizzazioni artistiche e culturali, di cui gli Eames sono stati interpreti di primissimo piano.

Grandi sperimentatori delle potenzialità espressive dei nuovi materiali, gli Eames sono stati anche importanti innovatori sul piano estetico e nelle arti visive. Oltre ad essere tra i primi progettisti a interpretare il campo del design in maniera totale, muovendosi in modo trasversale e con assoluta dimestichezza tra architettura e product design, tra exhibit, graphic design ed information design, le realizzazioni di Ray e Charles Eames sono ancora riferimenti ineludibili in ogni campo di cui si sono occupati.
Gli Eames hanno sviluppato uno stile che, abbracciando in modo un po’ naive una visione positivista e progressiva di un mondo in continua crescita e sviluppo, ha saputo mitigare il modernismo della produzione di massa con un universo di oggetti ‘trovati’, proponendo modelli – di cui la casa studio, costruita per loro stessi a Malibù è in qualche modo la più riuscita incarnazione – per una classe media (e una industria) americana in cerca dell’immaginario di un nuovo stile di vita.

La mostra offre una rassegna completa del glorioso percorso della coppia: dalle prime architetture ai pezzi di arredamento, di cui sono presentati bellissimi e rari prototipi, attraverso raccolte di artefatti collezionati in numerosi viaggi in giro per il mondo e presi dall’artigianato e dal folklore di molti popoli (una raccolta anche di frammenti visivi, testimoniati dalle oltre 300 mila diapositive del loro leggendario archivio, ora alla American Library of Congress), fino alle ricostruzioni di alcune tra le più importanti installazioni multimediali (Glimpses of the USA, Information Machine e Powers of Ten) – un altro campo in cui gli Eames sono stati straordinari anticipatori.

Dopo la tappa del Barbican di Londra, The World of Charles and Ray Eames si trasferisce: in Svezia (Bildmuseet, Umeå, 17 apr-4 sett 2016)  e Portogallo (MAAT, Lisbona, 4 ott 2016-8 genn 2017).

 

Nicolò Ceccarelli

Professore Associato, Architettura Ad Alghero

 

Professore Associato in Design presso il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero-Sassari. Nel corso degli anni ha orientato il suo lavoro di ricerca verso le interazioni tra design e tecnologia digitale, lavorando su diversi fronti tra cui la modellazione e la visualizzazione 3D, l’esplorazione di nuovi linguaggi per rendere le informazioni accessibili attraverso il visual design. Più recentemente, nel suo laboratorio di ricerca ‘animazionedesign’, ha iniziato a lavorare sull’idea di un design attento alla dimensione locale, lavorando all'estero, in Marocco e in Palestina, e attorno a temi della Sardegna, con i progetti per Expo2015, la divulgazione scientifica del Museo storico della sua Università e la mostra PastFuture alla Triennale di Milano.

Dopo aver organizzato e guidato la seconda edizione della Conferenza internazionale di Design
'2CO_COmmunicating Complexity’ (Tenerife, isole Canarie, Spagna, Novembre 2017), Nicolò sta immergendosi in un nuovo progetto di ricerca, finanziato dalla Regione Sardegna, sulla visualizzazione degli 'Statuti Sassaresi' un codice manoscritto dell'inizio del 14 secolo.

 
Ceccarelli