Creatività spontanea e design senza nome
 

Creatività spontanea e design senza nome

maggio 2017
 

squares

neo~local design

 

L’ingegno anonimo è protagonista di una ricerca di Daniele Pario Perra, che ha prodotto due libri, una mostra, un sito web e un parco giochi a tema. Dal Nord Europa al Sud Mediterraneo, un progetto costantemente in progress.

 
 

Negli anni Sessanta Bruno Munari suggeriva con humor il Compasso d’oro ad ignoti, con cui premiare quei semplici e funzionali prodotti dell’ingegno che non soggiacciono al variare delle mode. Più di recente, la crisi ci ha indotti a guardare con attenzione nuova gli oggetti che nascono dalla capacità dell’arrangiarsi, della necessità che l’ingegno aguzza e affina. La comparsa dei libri di Vladimir Archipov, Design del popolo, per esempio, o di Alberto Bassi sul design di autore anonimo, è un segno dei tempi e del risveglio di interesse per un design schietto – illusorio portato del desiderio di semplicità, di cui subito si appropria il sistema comunicazione-mercato, o dell’urgenza anche etica di far fronte allo spreco e alla dissipazione del senso.

Sguardi agli oggetti messi in mostra.

Nel repertorio proposto da Daniele Pario Perra, risultato di una ricerca condotta dal Nord Europa al Sud del Mediterraneo, migliaia di esempi di creatività spontanea si ordinano in un archivio visuale: proposte – progetti, o “quasi progetti” – sospese tra la scintilla dell’intuizione poetica e la soluzione azzeccata che risolve un problema funzionale.

Bacchette adattate per chi non riesce a mangiare cinese.

Oggetti e azioni che sopperiscono ora a una necessità avvertita, ora al bisogno di tradurre in forme, segni, gesti quell’impegno minimo che ci chiama ad accudire uno spazio, a costruire la comunità, a disporre il luogo che vorremmo abitare.

Per giocare a pallone.

Il titolo è Low Cost Design, ma qui in gioco non è tanto il basso o nullo costo del prodotto, quanto il “basso dispendio”, l’economia dei mezzi, e insieme l’alta concentrazione di senso che si esprime negli usi inventivi in un sapere (saper vedere, saper fare e pensare) diffuso e vivo tra noi umani, al di là degli specialismi cui abbiamo troppo spesso delegato la nostra parte.

L’esposizione itinerante, con 500 oggetti selezionati.
 

Marco Sironi

Designer e ricercatore DADU

 

(Graphic) designer e ricercatore attento al tema del luogo e dell’abitare, ha una formazione che mette insieme le competenze progettuali e la pratica delle letterature. Ha insegnato a Milano basic design per la grafica e visual identity; collabora con il nostro Dipartimento (dove insegna Comunicazione visiva e Design del prodotto) dall’inizio dell’avventura di Design ad Alghero.

 
Sironi