Piccole sedie crescono: l’esempio di Full Grown
 

Piccole sedie crescono: l’esempio di Full Grown

luglio 2017
 

squares

neo~local design

 

La decennale ricerca dell’artista e designer Gavin Munro traduce la produzione di oggetti nelle pratiche di una coltivazione e messa in forma paziente. Per farci riflettere in modi nuovi sull’uso delle risorse, e sul rapporto tra progetto e natura.

 
 

La decennale ricerca da cui nasce il progetto Full Grown sembra perseguire un desiderio impossibile, o la nostalgia di un costruire così leggero che può risolversi tutto nell’atto di apparecchiare le condizioni giuste per un’autonoma crescita della forma. Più che lavorato, il legno di queste sedie è modellato adeguando la pianta viva, plasmandola su guide contro-forme e tutori – opere morte – che sono le uniche parti davvero costruite con l’aiuto di laboratori di fabbricazione digitale.

Piantate e potate accuratamente, poi tagliate e rese fruibili quando raggiungono la robustezza adeguata, le sedie di Munro affacciano l’utopia di una coltivazione di oggetti – di parti, ma anche di oggetti interi – che crescono da sé, come i prodotti della terra, a chilometro zero. Si tratta soltanto di favorirne lo sviluppo, con gesti che avvicinano i modi del produrre a quelli di una rinnovata arte topiaria.

Questa proposta oppone al tempo accelerato della produzione industriale – a quello perfino istantaneo dello stampaggio a iniezione, completamente automatizzato – il tempo della durata che corrisponde alla cura per un organismo vivente. Mette al primo posto, tra le virtù dell’homo faber, la pazienza del giardiniere: quella che può guidare la crescita dei rami lungo i tracciati predisposti, come nell’arte del bonsai, e che inaugura una nuova collaborazione produttiva, tra l’intenzionalità del progetto e la spontaneità della forma vivente. Provocatoria e suggestiva (la sedia finita, a listino viaggia sulle diecimila sterline…), è una proposta che sollecita in tutti noi, presi dall’indifferenza della produzione massiva e del consumo usa e getta, qualche riflessione sulle questioni chiave circa il fare (e il pensare) le cose che ci circondano. Sul loro uso. E sul ruolo di un progettista non troppo separato dal produttore, che interpreti la necessità di tentare nuove strade per un dialogo possibile tra progetto e natura.

 

 

Marco Sironi

Designer e ricercatore DADU

 

(Graphic) designer e ricercatore attento al tema del luogo e dell’abitare, ha una formazione che mette insieme le competenze progettuali e la pratica delle letterature. Ha insegnato a Milano basic design per la grafica e visual identity; collabora con il nostro Dipartimento (dove insegna Comunicazione visiva e Design del prodotto) dall’inizio dell’avventura di Design ad Alghero.

 
Sironi